SOS RAGAZZI, IN GIRO CANNABIS MODIFICATA
Controllare le abitudini dei propri figli oggi più che mai è un dovere
pubblicato il 06/12/2016 15:36:28
Cosa vuoi che sia una canna? Siamo stati tutti giovani. Non drammatizziamo.
Quante volte, di fronte al sospetto che nostro figlio sia entrato in contatto con le droghe leggere, ci siamo sentiti dire questa frase? Finendo poi con il condannarci per essere genitori troppo apprensivi?
Purtroppo, però, i tempi sono cambiati. Se negli anni '80 e '90, la cannabis era semplicemente cannabis, oggigiorno le cose si sono complicate.
Sono in aumento i casi di ragazzi finiti in ospedale a causa di una semplice tirata di fumo. Questo purtroppo perché l'”erba” presente sulle piazze viene sempre più spesso "modificata" e "spruzzata" con sostanze molto più dannose.
Può trattarsi di sostanze chimiche oppure di oppiacei aggiunti sia per amplificare l'effetto della cannabis sia per creare una dipendenza in grado di aprire le porte all'utilizzo di droghe ben più pesanti e nocive.
Cosa fare, dunque?
La parola d'ordine è "controllare". E' necessario sapere giri e frequentazioni dei propri figli, soprattutto se di recente si è notato un cambiamento nel carattere o un calo nella resa scolastica.
Ma come controllare? Sappiamo bene che i ragazzi sono molto bravi a mentire ed anche il più scaltro dei genitori, spesso, a causa del forte legame affettivo, può lasciarsi convincere facilmente dalle rassicurazioni del ragazzo. In questi casi, dunque, far effettuare un controllo, da persone superpartes, è la scelta migliore.
Una volta, avuto un quadro chiaro della situazione si potrà quindi prendere il ragazzo di petto e aiutarlo a cambiare abitudini e compagnia. Si potrà poi aiutarlo a colmare quei vuoti, tipici dell'età, che possono portare all'utilizzo di sostanze dello sballo più o meno leggere.
Ma perché i ragazzi si avvicinano all'uso di droghe?
L'adolescenza (una fase che al giorno d'oggi va dai 12 ai 20 anni) è un periodo di forti turbolenze emotive. Queste tempeste, se lasciate smaltire, portano alla crescita e all'ingresso nell'età adulta. L'utilizzo di sostanze, però, sblocca lo sviluppo emotivo e falsa le relazioni che sono il campo in cui avviene la crescita.
I ragazzi, spaventati, dalla loro psiche e dal corpo che cambia sono come mai tentati di anestetizzarsi. Le droghe, anche quelle "leggere" producono e stimolano sensazioni di piacere, all'inizio migliorano apparentemente le prestazioni personali, danno l'illusione di un miglioramento sostanziale del tono dell'umore. Ma è tutto solo un’illusione che poi, col passare del tempo, si paga a caro prezzo.
Agire d’astuzia
La parola d'ordine, lo ripetiamo, è conoscere per poi poter agire nella maniera più costruttiva. Ma come fare a conoscere la verità su frequentazioni e abitudini del proprio ragazzo/ragazza quando non è al riparo dalle mura domestiche? Sempre più persone, a questo, proposito si rivolgono a professionisti del "controllo", quali gli investigatori privati. Fare luce sulla realtà di un adolescente, quando si usano gli strumenti giusti, non è affatto difficile e può richiedere tempi relativamente rapidi.